L'invenzione ha come campo di applicazione il settore merceologico di tipo nomade, all'interno del quale si ravvisa la necessità di avere strutture più idonee sia dal punto di vista funzionale che dal punto di vista estetico. Infatti, mentre le tradizionali tipologie ad ombrellone o similari in tela non sembrano essere oggi adeguate per la vendita di prodotti specialmente durante il periodo invernale, perchè poco resistenti agli agenti atmosferici, i banchetti mobili su ruote (tipo furgone) sono poco tollerati nei centri storici per la loro invadenza e sgradevolezza. L' invenzione ha come obiettivo quello

di introdurre una tipologia indita di banco nella quale ad una resistenza e funzionalità si accompagna una forma gradevole e compatibile con i luoghi, in particolare nei centri storici delle città. La struttura del banco è un sistema componibile i cui elementi principali, sono delle "gambe" di materiale compositolegno-alluminio, dotate di "bracci" in legno, che aprendosi generano gli appoggi per gli elementi di copertura (in alto) e per quelli di appoggio delle merci (in basso). In pratica ciascuna "gamba" funziona come un coltellino svizzero, facendo uscire attraverso un movimento di rotazione tutti gli elementi orizzontali di sostegno.

Ogni banco si compone di 6 gambe per coprire una superficie di 16 mq (m 4x4). Essendo una struttura modulare esso può essere ridotto o esteso seguendo il passo modulare di m. 2,0 di lunghezza restando invariata la larghezza di apertura di m. 4,0. Le "gambe" possono essere inserite nella pavimentazione in caso di mercati quotidiani che hanno una loro postazione definita, mentre sono inserite in una piastra di fondazione simile a quella degli ombrelloni, nel caso di postazione itinerante. Alla collocazione delle

"gambe", la cui esatta posizione viene verificata da un sistema di barre diagonali di servizio, segue l'inserimento della copertura centrale in alluminio centinato, poggiante sulle gambe medesime e fissato ad esse tramite ganci elastici. Segue poi il fissaggio dei piani di copertura e di appoggio delle merci sulle "braccia" ancora in posizione verticale. Segue il sollevamento delle "braccia" in posizione orizzontale, garantita da una cerniera a scatto e da un ulteriore rinforzo diagonale. I piani di copertura sono costituiti da un telaio di alluminio e da un piano in policarbonato alveolato dalle buone caratteristiche di resistenza meccanica e di rifrazione dei raggi solari, mentre per quelli di appoggio per le merci è stato utilizzato un policarbonato trasparente..